venerdì 15 agosto 2008

Oro e fisco

Vorrei (e mi auguro di) aver sentito male, ma sembrerebbe che il fisco si sia preso il cento percento dei guadagni dei calciatori che vinsero il mondiale in Spagna...
Vergogna !
Giù le mani dall'oro sportivo, fisco che farebbe arrossire lo sceriffo di Nottingham !

Noto che sono in molti ad avere una mentalità altamente antisportiva, in Italia.
Il fisco se la prenda coi criminali, invece di prendersi il sudore e la fatica di chi onora l'Italia !

Si pretende dagli sportivi comportamenti politici che non gli competono, quando poi non si ha il coraggio di portare avanti questi stessi com portamenti quando sono in ballo gli affari. Quelli no, non si toccano... ma le medaglie, l'impegno, la dedizione allo sport, le ragioni stesse, a volte, di una vita... quelle si possono buttar via... gli affari no.

Ma questa gente non si rende conto che lo sport è il contrario di questo.
lo sport usato per far politica ! puah...
Lo sport di sua natura favorisce la comprensione e l'amicizia tra i popoli, e quindi la pace.
Lo si vorrebbe invece usare al contrario, per convenienze politiche. E' per lo meno controproducente.
Ogni mezzo va usato per quello che è. E' lo sport deve essere usato per favorire la pace, non per elevare il livello di scontro.

E gli sportivi non devono essere spremuti dal fisco come limoni.
Che schifo !
Ma che razza di gente c'è al mondo !

Secondo me.

5 commenti:

Socialdemocratico ha detto...

Lei ha proprio capito male.
E prima di pubblicare certe cose, non sarebbe il caso di verificarle e, nel limite del possibile, ponderarle ?

Se qualcuno ha fatto onore alla Nazione, Lei non ha fatto un buon servizio ai suoi xittadini lettori ed elettori.

Saluti.

Franky®

Giovanna Montorsi ha detto...

Spero tanto che Duepassi risponda ed indichi le fonti. Tu, social(?) o Franky o Mr. Nonhonulladafaresenonrompere, sei sempre fra le palle!
Non ho capito se sei un ultra over 70 o un povero inabile che sta al PC tutto il giorno!!!
mah.......

Socialdemocratico ha detto...

Mi dispiace Giò, sono tutto al di fuori di quello che ha scritto.

Ma soprattutto sono uno che dice pane al pane, e vino al vino.

E a Duepassi ( n.b. non mi ero accorto che fosse l'estensore del pezzo, credendolo invece di sua ideazione, Giò) è rivolto il mio invito.

Pronto a leggerVi ..... e a corregerVi, se del caso, o darVi soddisfazione, se documentalmente comprovata la faccenda.

Ipotesi quest'ultima molto, ma molto, difficile ....

duepassi ha detto...

Socialdemocratico, leggo solo ora il suo commento.
La notizia l'ho sentita in tv (ecco perché ho scritto "Vorrei (e mi auguro di) aver sentito male".
Mi spieghi, però, caro socialdemocratico, come faccio a controllare una simile notizia...
Lieto di un'eventuale smentita, mi permetta però di esprimere tutto il mio sdegno nel caso essa risultasse vera.
Per quanto riguarda Beijing, pare che il fisco si prenda una cospicua parte dei guadagni di atleti che hanno onorato l'Italia, e non mi pare giusto, visto che mi risulterebbe (mi smentisca se sbaglio) che le vincite per gioco invece non sarebbero tassate.
Forse il fisco ha più stima di chi gioca, piuttosto di chi onora il Paese vincendo medaglie ?
Sono stato in Polonia, ed ora parto per Torino, ma tornerò appena posso a leggere la sua risposta.

ps
il tutto mi fa pensare che viviamo in un paese dove lo sport viene considerato solo una fonte economica di guadagno, da usare per fini commerciali o politici.
Da sportivo vero e praticante questo mi dà la nausea, col suo permesso.

Socialdemocratico ha detto...

La mia critica si basava sulla ventilata ipotesi che un premio per una prestazione sportiva fosse da esentare dalle tasse, anzichè essere invece una parte del reddito prodotto.

Semmai si dovrebbe parlare di "tassazione separata", nel senso che essndo un profitto ricavabile in una occasione specifica, esso va a far "cumulo nel periodo di riferimento dell'imposizione fiscale"

Di certo è che comunque è parte di un reddito, di cui non sto qui a discuterne l'entità, poco o tanta che sia.

Non dimentichiamo che chi ha prodotto tanto onore alla Nazione in campo sportivo molto spesso gode di "privilegi" tali che nessun altro imprenditore di sè stesso può avere.

Mi riferisco ai riflettori dei media, al fatto di essere per lo più dipendenti dello Stato ( ricordate gli sportivi dello Stato comunista ? beh, non è molto diverso essere un Carabiniere, un Finanziere, un Poliziotto o un appartenente delle Armi dell'Esercito ...).

Tanto per chiarire che un qualsiasi lavoratore, dipendente o indipendente, cumula tutti i redditi. Lo facciano anche gli sportivi, che semmai possono percorrere la strada della trattativa per un loro congruo aumento.

La cosa curiosa, infine, è che questi rilievi contro l'esenzione alla tassazione dei premi sono stati fatti da uno sportivo con la cittadinanza italiana acquisita e non per nascita ....

Ultima, ultima ..... NON è assolutamente vero che le vincite per gioco non subiscano tassazione, anzi, la subiscono pesantemente. Difatti esse sono " al netto" perchè subiscono la ritenuta alla fonte, ovvero vengono preventivamente detratte dal montepremi in gioco.

Saluti.